A belly full of wine - Romanzo

giovedì 7 giugno 2012

The best job in the World...


Siccome ciclicamente sento sprigionarsi nell’aria il ritornello del ”ogni tanto bisogna farsi coccolare”, ieri sono andata in un famoso salone di trucco romano a farmi fare (reggetevi) permanente e tintura alle CIGLIA. Già mi vedevo, con questi magnetici occhi - struccati - dalle lunghissime ciglia ricurve, ammiccare a Mr P. mentre svuotavo una scatoletta di tonno nell’insalata con hollywoodiane conseguenze, quindi in barba ai tempi pronosticati (2 ore) e ai costi non esattamente da strenna natalizia (80 euro) ho prenotato un appuntamento.
Arrivo - pure vestita elegante, per darmi un tono - e mi fanno sdraiare su un lettino dove la mia assistente inizia la procedura, spiegandomela passo passo. Così, per il piacere di condividere. Insomma, mi arrotola le ciglia su due micro bigodini adesivi e comincia a spennellarle con qualche prodotto moooolto naturale ma che dalla puzza poteva essere dimetilsolfuro rancido, attaccando in contemporanea una lunga filippica sul perchè e per come della permanente alle ciglia, sulla genesi dei prodotti utilizzati, insieme a vari aneddoti sui produttori di trucco professionale (alcuni della vecchia scuola, pare distillino il fondotinta nei calderoni a casa loro!). Poi -siccome il tempo passava - è passata pure lei ad altri argomenti e quindi via a spiegarmi che cialtrona sia una tale Clio tutorial (?!) o quanto sia dannoso usare la base per il trucco e così di seguito fini a raccontarmi i meglio cavoli suoi per tutta la durata - lunga - del fissaggio dei prodotti.
Quindi, mentre ero lì sdraiata e con gli occhi tappati, ho scoperto che ha iniziato la sua carriera come ufficiale giudiziario ma che dopo due anni le era venuta l’alopecia per (e qui cito) tutti i vaffanculo che si prendeva quotidianamente e quindi ha deciso che nunsepotevafa’ e si è buttata nell’arte. 
L’arte di truccare le persone e da lì, con una serie di botte di culo e opportunità abilmente sfruttate, è arrivata ad aprire - con una socia - un bel salone in pieno centro. Brava brava. Comunque, dopo due ore di grossa chiacchiera abbiamo finalmente scartato il tutto ed il risultato era...nessuno. 
Veramente: zero carbonella. 
Hai voglia lei a dire che “hanno più corpo” che “sono più definite”.Maddeché, niente di niente. 
Questo per dire che, se volete rendere più intenso lo sguardo magari gli 80 euro li usate per un tir di mascara ma se volete farvi 4 chiacchiere...beh, allora avete trovato il posto per voi e posso fornirvi l’indirizzo per email (per evitare di beccarmi una querela).

Il lavoro più duro al mondo, il migliore lavoro al mondo
Argomento numero due. Tempo fa ho trovato in condivisione su un altro mummy blog questo bellissimo filmato girato dal P&G in occasione delle Olimpiadi di Londra. Nel blog in questione il filmato veniva criticato perchè non cita i papà nei commoventi percorsi di crescita dei piccoli atleti che ne sono il soggetto. Io personalmente non sono d’accordo e ho deciso di divulgare a mia volta queste bellissime immagini, toccanti, poetiche che esaltano il rapporto tra mamme e cuccioli. Che tenerezza quando le mamme tirano giù dal letto i piccoli e li prendono in braccio come se fossero scimmiette. Io e lo shogun la mattina facciamo finta che lui sia un baby koala e quando lo prendo in braccio lascia le gambette penzoloni e tiene le braccia intorno al mio collo...aò, mi starò rincoglionendo ma a me ‘ste cose mi commuovono ^^.
Insomma, il video è questo, si intitola “Best job” e a me, già al terzo fotogramma mi si inumidiscono gli occhi. Quando attacca il pianoforte sono un fiume in piena di sentimenti.
Sbalzi ormonali? Forse. O forse il cuore del Kaiseki - notoriamente duro come il granito - si è irrimediabilmente intenerito. Ho notato, a questo proposito, che mi commuovo anche se leggo qualche libro per bambini che, per qualche oscuro motivo, trovo troppo tenero...cioè, nello specifico, un paio di settimane fa mi è uscita la lacrimuccia nel leggere la sinossi del libro di  Guido van Genechten “Perchè ti voglio tanto bene” che racconta di mamma orsa e del piccolo Nevoso...cioè, nemmeno ve lo racconto, una poesia, una delicatezza...cari miei, rassegnatevi: il kaiseki non sarà diventata tutt’occhi dopo il trattamento di alta scuola trucchereccia, ma di certo dopo l’arrivo dello Shogun è diventata tuttocòre!

3 commenti:

  1. Che piacere leggerti! Scrivo proprio bene e mi sono letta tutto il post in un unico fiato, ammirando il tuo stile e sillogismo (anche molto ironico!).
    Allora, qualche foto di queste mega ciglia non ve le posti..?? 80€ da queste parti costa l'extension. Me l'hanno proposto ma ho declinato .. €80/mese non ce li ho per le ciglia (e' gia tanto se ci sto dentro tra mutuo, macchina, e roba di prima necessita !).
    Cmq.. Mi hai incuriosita con questo video. Andrò
    A vederlo (e preparo gia i fazzoletti perché io sono dalla lacrima mooltoooo facile;))

    RispondiElimina
  2. Grazie Vaty, proprio ieri guardavo il tuo blog e le tue foto e mi hai fatto venire voglia di iscrivermi a Flikr (dove ho postato ben una foto). Questo per dire che non sono una fotografa particolarmente dotata ma se insisti ti posso mandare un ingrandimento del mio occhio post trattamento. Anche se - ribadisco - non c'è molto da apprezzare o_O

    PS A proposito del sillogismo...ho appena rivisto i tag messi al blog: ciglia, coccole, mamma, olimpiadi, orsetto e trucco professionale...diciamo che, messi così, il nesso logico è quantomeno sfuggente...^^

    RispondiElimina
  3. Ahahah sei simpaticissima !!!:D
    Ti chiedo scusa per i mille errori (scrivo da i phone e si permette di fare correzioni mai richieste!! Grrrrr!)
    Quanto a flickr andrò a vedere la tua one photo show ;)
    Cmq si.. Mandaci un ingrandimento di queste ciglia spaziali !

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...